mercoledì 15 maggio 2013

"Beket", di Davide Manuli

                               
                                  MAD NEWS                                                                 
                        


 Il ritorno di BEKET da Venerdì 17 Maggio nelle sale del circuito di Distribuzione Indipendente



Esercizio di libertà aliena
di Maddalena Marinelli

“Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano”
(Samuel Bekett, Aspettando Godot)

Beket è il film che non ti aspetti. Assolutamente atipico, fastidioso e snervante in cui apparentemente capita di tutto ma infondo non succede proprio nulla.
Niente è più reale del niente” (Samuel Bekett, Malone Dies, 1951)
 Un viaggio desolante, ripetitivo, demenziale alla ricerca di un luogo e di un Dio che non esiste o che non vuole essere raggiunto e al massimo si manifesta sottoforma di suono. Quindi le risposte non potranno mai arrivare e tutto è destinato a ripetersi e ricominciare in una spirale criptica. L’Antifilm. Un puro esercizio di libertà registica contro le prevaricazioni delle produzioni cinematografiche.
Amara metafora dell’odierna società, un sogno, un cammino post-apocalittico o un ipotetico frustrante aldilà popolato di folli personaggi vaneggianti nei loro microcosmi d’incomunicabilità in cui oltre le parole anche le azioni sono diventate senza senso e rimbalzano in ogni direzione. Riflessioni sull’assurdità dell’esistenza e sull’azzeramento del cinema tutto da riconcepire. Un cinema esploso in cui resta qualche traccia confusa di quello che potrebbe essere entità cinematografica.  
Segnali dislessici lanciati nel vuoto. C’è un luogo, ci sono dei personaggi, forse c’è una storia con un lontano referente illustre in Aspettando Godot di Samuel Beckett. C’è una colonna sonora con cui gli attori giocano mettendosi a ballare. Si esce e si entra dal film, il set si svela, Fabrizio Gifuni e Paolo Rossi non interpretano; con le loro presenze rimandano ad una condizione dell’attore come il teatro primordiale propone un drammatico loop bloccato all’inizio della vita sulla Terra con un Adamo ed Eva unici ed eterni protagonisti. Forse è il fare cinema ad essere diventata una pratica nonsense e quell’autobus volante sono in molti ad averlo perso. Così dal profondo spazio arriva Manuli una mente aliena che vuole cancellare per ricostruire sui resti. Riformulare una genesi. 
Un regista marziano inviato sul nostro Pianeta e insediatosi in Sardegna per girare film secondo codici misterici.

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